Aiutiamo i bambini malnutriti – Maggio 2022
Le Suore Vincenzine di Maria Immacolata, dette Suore Albertine di Lanzo perché fondate dal Beato Federico Albert, invitate da Mons. Assogba operano nel Bénin, dopo aver aperto nel 1987 la
loro prima Missione.
Poiché appartenenti all’Arcidiocesi di Torino, sono rimaste legate al loro ex Vescovo Ausiliare Mons. Maritano e, per l’unità di questi con l’Arcivescovo di Parakou nel nome
di Chiara Badano, il legame in questi anni si è sempre più rafforzato. Ora, con fiducia nella Provvidenza e nel nome dei due amici Vescovi, apriamo questo nuovo progetto di condivisione con l’opera Casa della Gioia, certi che la Beata Chiara “gioirà” con loro in Cielo, poiché «la carità non può avere né limiti né confini!» (Mons. Maritano).
Da anni conosciamo la situazione di quella popolazione e, soprattutto delle donne e dei bambini: frotte di bimbi che sbucano da ogni capanna con occhi e sorrisi luminosi, nonostante la loro
estrema povertà. Ma in che consiste la Casa della Gioia? Questa volta non si parla di adozioni a distanza, ma di cooperare nel sostenere le spese che le Suore, con le “mamme provvisorie”, affrontano per il mantenimento di queste creature in tutte le loro necessità; orfani di mamma, vengono accolti, accuditi e aiutati a crescere sino ai due anni in un ambiente ricco di affetto, sano e protetto.
Questi piccini arrivano solitamente appena nati, perché il padre o le nonne non sono in grado di provvedere a loro, di conseguenza rischiano di non sopravvivere. Alcuni di essi vengono abbandonati anche per motivi tribali. Alla Casa della Gioia crescono come tutti i piccoli bambini: mangiano, dormono, giocano felici, sono amati. Entro i primi due anni di vita le Suore fanno il possibile affinché le famiglie li riprendano e possano tornare sereni nei loro villaggi. In caso di orfanezza totale, di rifiuto e di abbandono, vengono dati in adozione a coppie beninesi col consenso del Tribunale dei minori.
Ecco in poche parole, ma con cuore grande, il motivo della nostra adesione. Confidiamo nella vostra preghiera e condivisione.