SEGNI, MA A VOLERLI VEDERE – Maggio 2025
Ci passa accanto
Dove vedi Dio? Io non riesco a pensarlo, a vederlo…
Era lei, Chiara Badano, a gettare semi di conoscenza e di catechesi. Come la celebre frase: «Se noi fossimo sempre in questa disposizione d’animo, pronti a tutto, quanti segni Dio ci manderebbe! […]. Quante volte Dio ci passa accanto e noi non ce ne rendiamo conto!».
Un filo di voce, ma determinata, di quella dolcezza che è desiderio e certezza, voglia di coinvolgere il mondo tutto su quella realtà tangibile, eppure volatile agli occhi di un cuore chiuso: «…Quante volte Dio ci passa accanto e noi non ce ne rendiamo conto!».
Il problema è la disposizione d’animo.
Quante volte ci passa accanto e noi non lo riconosciamo! Siamo lì e altrove, non siamo collegati perché al primo posto ci sono così tante altre priorità umane… Si tratta di un abito che il nostro spirito indossa e non lo toglie più. Con risultati inaspettati.
Fatiche, sempre fatiche
Per Lina le cose in famiglia erano davvero complesse: si chiedeva perché mai dovesse portare tante croci così pesanti e da sola. Malattie, incidenti, contrattempi continui e soluzioni inefficaci. Lina era proprio stanca. Poteva contare su qualche persona amica che la veniva a trovare, come accadde quel pomeriggio.
Patrizia le era affezionata e sapeva del suo stato di salute e di tribolazione. Era passata quel giorno dopo un periodo di assenza e l’aveva trovata delusa e scoraggiata. L’espressione di Lina era simile a un temporale in procinto di scoppiare in tutta la sua forza. E così era stato. Tutta l’amarezza era stata scaricata sull’amica, pronta a raccogliere quei cocci aguzzi di una madre, moglie e figlia, appesantita dalla malattia e dai disagi di cui era costellata la sua vita.
Poi tutto era cambiato
Patrizia, però era andata oltre: era tutto proprio così buio?
A quella domanda Lina non era preparata ed era rimasta un istante sospesa. In effetti… In tutte quelle situazioni problematiche… E aveva elencato, incalzata dallo sguardo incoraggiante di Patrizia, una serie di occasioni di aiuto e di micro soluzioni che alzavano il velo grigio posto sulla sua quotidianità, facendole scoprire che… sì, in fondo c’erano delle situazioni che si stavano chiarendo e risolvendo. Bastava saperli vedere, volerli vedere quegli squarci di luce.
Un gesto di gentilezza, una collaborazione inaspettata, una giornata luminosa, il canto degli uccelli, un fiore sbocciato, un incoraggiamento generoso, la possibilità di aiutare un altro, un riconoscimento, una terapia che dà sollievo…, ma anche la pace ritrovata fra fratelli, i progressi di un figlio, la gratitudine di un famigliare…; la pace interiore che prevale sull’ansia: era incontrare la mano di Dio nella propria vita.
Anche Patrizia era una di queste presenze su cui ricostruire una fiducia nuova: come mai non ci aveva pensato prima? Perché aveva chiuso gli occhi per riaprirli solo quando Dio era passato e non lo aveva riconosciuto?
L’aveva detto subito a Patrizia: ora poteva ricominciare e anche questo era aver incontrato il Padre. «Se noi fossimo sempre in questa disposizione d’animo, pronti a tutto, quanti segni Dio ci manderebbe!».
Annamaria