Parlano di lei – Anno 2008
♦ Tutta la Chiesa gioisce per la proclamazione delle virtù eroiche di Chiara da parte della Congregazione delle Cause dei Santi e mi felicito con chi promuove la Causa. Carlos Ramon N. O. – Isole Canarie (Spagna)
♦ Sono studente di teologia nell’Università greco-cattolica in Ungheria. Sto lavorando alla mia tesi in Diritto canonico e in riferimento alle beatificazioni. Dio benedica il vostro apostolato. Christian J. – Szolnok (Ungheria)
♦ Ho scoperto la Serva di Dio Chiara Badano leggendo alcune pubblicazioni e attraverso internet, come pure mediante amici che promuovono la devozione di lei. La mia famiglia sarebbe più che felice di diffondere la conoscenza di Chiara. Noi crediamo che la sua presenza qui tra noi possa incrementare la devozione e la fede verso tutti i membri della nostra comunità. Tereso Raymundo G. G. – Angeles City (Filippine)
♦ Sono una suora filippina e vivo in una comunità in provincia di Avellino. Ho trovato in un opuscolo la biografia di Chiara e sono rimasta attratta dal suo sorriso. Che esempio di vita nell’unione totale con Gesù Abbandonato! Che modello soprattutto per i giovani! Come vorrei conoscerla più profondamente. In unione di preghiera, Suor Elsa L. Orque
♦ Voglio dirvi che anch’io negli Stati Uniti elevo preghiere per la beatificazione di Chiara, soprattutto nella mia cara lingua lituana. È bello avere amici in Cielo, e voglio affidare a Dio, attraverso l’intercessione di Chiara, i miei problemi e le mie difficoltà. Vi invio una fotografia in cui mi trovo accanto a mia sorella Maggie e al nostro parroco Phil Seeton. Siamo ritratti nella nostra chiesa dedicata a S. Basilio. Robert Cox – Garland (Texas)
♦ Sono Silvio, un giovane di 35 anni. Soffro per un linfoma anaplastico maligno con diffuse metastasi ossee. Nel mio cammino di sofferenza, durante il quale ho sempre avuto il dono di essere sostenuto dalla fede e dalla fiducia in Dio, mi è giunto un grande regalo: l’incontro con Chiara Luce. L’ho conosciuta grazie a una biografia regalatami da una suora di S. Giovanni Rotondo. Attirato dallo sguardo di Chiara ho sentito il bisogno di leggere il libro tutto d’un fiato. Ho letto e riletto quelle pagine parecchie volte, e sempre ho appreso qualcosa di nuovo. Quante cose ho imparato da Chiara e quanto mi ha sostenuto e mi sostiene nelle mie notti insonni e nelle lunghe giornate trascorse in ospedale o a casa, tra forti dolori che non sono attenuati dalla morfina. Non mancano certo i momenti bui e le difficoltà economiche e morali, ma l’esempio di Chiara mi dà forza. Non chiedo la guarigione, non ne sono degno; chiedo l’energia della grazia per ascendere il mio calvario. Spesso rifiuto la morfina per essere vigile e coltivare così le relazioni e gli affetti, insieme ai momenti di preghiera. Gli stessi medici, nel leggere le mie cartelle cliniche e i quotidiani esami di laboratorio non si spiegano come io possa ancora restare in piedi, camminare e scendere in cappella. Io so che Gesù mi ama e mi è vicino, insieme alla presenza di Maria e dell’amica Chiara. Che chiedere di più? Mi affido all’intercessione della Serva di Dio. Ogni giorno prego Chiara di indicarmi la strada per mantenermi fedele a Gesù e al suo Vangelo. Possa Gesù salvare la mia anima e offrirmi la sua divina misericordia nell’ultimo istante della mia vita, quando dovrò comparire dinanzi all’Altissimo. Silvio – Napoli
Foto: Positio Super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis; Archivio Luce d’Amore ONLUS;