Credere all’Amore

Luce d'Amore - Onlus

Credere all’Amore

La testimonianza della beata Chiara Badano ha per fondamento una ferma convinzione di fede: «Dio mi ama, mi ama immensamente!».

A questa certezza porta spesso il pensiero; anzi è conquistata dal progetto di stabilire con Dio un contatto abituale al fine di vivere insieme nell’intento di concordare le valutazioni e i comportamenti. È questo il modo di conformarci all’insegnamento divino: “Poiché Dio è amore (1Gv 4, 8) chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1Gv 4, 16).

Con quale disposizione d’animo la nostra Beata accolse questa rivelazione di Gesù? Se Dio ci ama con la sua infinita perfezione dobbiamo ricambiarlo con la determinazione di compiere sempre, per amore, la sua volontà.
Un impegno da lei costantemente mantenuto. E non ha mancato di aiutare i genitori, gli amici e le persone che avvicinava a condividere quella risposta, sorgente inesauribile di pace interiore.

Infatti il suo apostolato diffondeva il proprio modo di rispondere alla generosità di Dio: rendere abituale l’unione col Padre e con Gesù, l’ascolto attento alla sua Parola, con piena fiducia nelle sue promesse; insieme al fervore della preghiera e la pronta obbedienza ai Comandamenti, senza trascurare l’accorato pentimento per le proprie inadempienze.
Il risultato di tale determinazione sta nell’armonia fra la volontà di Dio, il suo aiuto e il nostro affettuoso impegno: «A me interessa solo la volontà di Dio: fare bene quella nell’attimo presente, stare al gioco di Dio». Diventa allora abituale il dialogo con Gesù, tanto nella preghiera come nell’adempimento dei doveri quotidiani di famiglia e di scuola, e spiega la sua generosità nell’amicizia e nell’apostolato.

Sostenuta da un tale rapporto con Gesù, trova la forza di affrontare il dispiacere per un insuccesso scolastico, la delusione di un rapporto affettivo e l’amarezza di contrasti nel suo gruppo di formazione e di apostolato.
Ma dovette superare la prova suprema quando un malessere di salute svelerà una malattia grave e inguaribile. Anche dinanzi a una sorpresa così drammatica riceverà la grazia di confermare risolutamente il proprio sì a Gesù: «Io non guarirò più: devo fare la volontà di Dio, e sono pronta a farla». E nel dialogo abituale con lui ama ripetere: «Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io!».

Illuminata dal Maestro interiore comprende che nella volontà di Dio vi sono decisioni divergenti dalle nostre preferenze naturali, ma finalizzate a raggiungere il nostro bene più grande e di sempre. Dobbiamo fidarci di Dio perché, come ci insegna S. Paolo, “noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rom 8, 28). E prosegue: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di Colui che ci ha amati” (Rom 8, 35-37).

† Mons. Livio Maritano

Foto: Positio Super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis